Elemento di metallo che presenta, in incavo, l’impronta di un carattere tipografico. Dopo avervi colato la lega di metallo fuso e in seguito alla sua solidificazione, si ottiene il carattere tipografico “in rilievo”.

Macchina compositrice meccanica in grado di produrre righe di testo fondendole in un blocco di metallo unico. Il suo nome deriva dall’Inglese “line of type”.

Colui che era addetto a preparare le righe di testo battendole a macchina sulla Linotype.

L’officina — e per estensione, l’azienda — in cui venivano disegnati, incisi e poi fusi i caratteri tipografici.

Macchina in grado di comporre in automatico linee intere di testo, in una fusione unica. Le più famose sono la Linotype e la Monotype.

Lastra di metallo — oppure in fotopolimero — sulla quale è inciso un contenuto grafico o di altro genere. Viene utilizzato in stampa insieme al testo composto in carattere tipografico.

Catalogo cartaceo che mostra i caratteri ed i fregi prodotti e venduti da una fonderia di caratteri. Anche le tipografie ne potevano avere di propri, nel qual caso il catalogo mostrava i soli caratteri disponibili ed utilizzati in quella specifica tipografia.

Le operazioni che vengono effettuate per consentire la stampa della forma. Avviamento stampa è termine ancora oggi in uso per definire le attività di preparazione all’avvio della stampa, quale che sia la tecnologia utilizzata.

Parte della cassa che contiene anche le lettere minuscole. Da qui il termine inglese lowercase, che ancora oggi indica appunto le lettere minuscole.